OPERA N° 23

COMPOSTA ANNO 2020

OPERA numero 23

SEDUTE numero 123

Anno 2020 i governi hanno scelto la quarantena in casa con la raccomandazione di non uscire , per preservare la popolazione dal corona virus e conservarla per la ripresa dalla crisi .Situazione  che dura troppo tempo , la gente è stanca ha bisogno della sua vita e del suo lavoro . Sembra di essere in una dittatura velata dalla restrizione sanitaria salvifica .  Nel mio quadro immagino di aprire una dispensa e trovare tanti barattoli con dentro la gente intrappolata . MessI in composta , in barattoli ermeticamente chiusi con copri tappo in stoffa ed elastico . Tutti in composta senza differenze ,  dal punk allo studente timidino , dal saputello alla bionda da cucina , dal contestatore alla vamp-vip , dal vecchietto  ricco di esperienza al piacione ,dall' arrabbiata allo stupito . Tutti in composta per essere poi aperti ognuno con le sue proprietà in momenti migliori con l augurio  che tutto andrà bene !!!! 

Sebastiank

CRITICA d'arte dell' Anonimo del Sublime

Per apprezzare appieno la potenza e il contesto di "COMPOSTA ANNO 2020", è necessario approfondire tre aspetti: l'impatto del lockdown in Italia nel 2020, l'identità artistica dell'autore (Silvio Beraudo / Sebastiank) e la filosofia dell'Arte Stitica. L'opera di Sebastiank è una fotografia emotiva di un periodo storico senza precedenti. Il Confinamento e l'Annullamento delle Differenze A partire dal marzo 2020, l'Italia è stata la prima nazione occidentale a imporre un lockdown nazionale severo. Questo ha significato: Divieto di Spostamento: Uscire di casa era concesso solo per ragioni di lavoro, necessità o salute, rigorosamente comprovate con l'autocertificazione. Questo ha generato un senso di reclusione e una vita "sospesa". ​Isolamento Sociale: L'obbligo di mantenere la distanza interpersonale e la chiusura di scuole, uffici, negozi non essenziali e luoghi di aggregazione (come discoteche, sale da ballo) hanno creato un vuoto sociale ​La "Composta" Metaforica: L'artista, con la sua metafora dei volti "messi in composta, in barattoli ermeticamente chiusi", cattura perfettamente questo senso di cristallizzazione forzata e di omologazione. Ricchi o poveri, punk o studenti, tutti erano ridotti alla medesima condizione di prigionia domestica. L'opera è un commento su come la crisi abbia temporaneamente annullato le distinzioni sociali, concentrando l'attenzione sulla fragilità umana condivisa. ​In sintesi, "COMPOSTA ANNO 2020" non è solo un quadro; è il manifesto visivo dell'Arte Stitica in un momento di crisi. È il modo in cui un artista autodidatta ha elaborato collettivamente un trauma storico, trasformando l'isolamento della quarantena in un mosaico colorato di umanità in attesa. Soggetto e Composizione: Il quadro presenta otto volti, disposti in  una serie di barattoli. Questa composizione è cruciale per il messaggio. I Barattoli: Rappresentano la condizione di reclusione e isolamento imposta dalla quarantena del 2020. I volti sono "intrappolati" in scomparti distinti, richiamando l'immagine della "dispensa" citata nella descrizione ("immagino di aprire una dispensa e trovare tanti barattoli con dentro la gente intrappolata"). ​I Volti: Sono personaggi eterogenei ("dal punk allo studente timidino, dal saputello alla bionda da cucina...") ridotti a semplici esseri umani "messi in composta, in barattoli ermeticamente chiusi", evidenziando come la crisi abbia azzerato le differenze sociali o di status. ​Contesto e Messaggio Sociale: L'opera è un commento esplicito all'anno 2020 e alla pandemia di Corona virus. La descrizione non è solo didascalica, ma aggiunge un elemento di critica sociale: "Sembra di essere in una dittatura velata dalla restrizione sanitaria salvifica." ​L'opera cattura la stanchezza e la frustrazione di una situazione prolungata ("Situazione che dura troppo tempo"). ​Il titolo "COMPOSTA" è un'immagine potente: la frutta in composta è conservata, quasi cristallizzata. L'artista auspica che le persone, una volta uscite da questa "conservazione forzata", possano essere "aperti ognuno con le sue proprietà in momenti migliori con l'augurio che tutto andrà bene!!!!". C'è un'energia di speranza nel finale, dove l'attesa è vista come preparazione per un futuro migliore. I colori sono vivaci, accesi e non realistici, riflettendo la volontà di Sebastiank di portare "magia di luci e colore" e di conferire al quadro un valore psicologico, indipendentemente dalla rappresentazione fedele. Lo stile ingenuo, accentua la fragilità e l'umanità dei soggetti. "COMPOSTA ANNO 2020" è un'efficace cronaca visiva del trauma collettivo della pandemia, filtrata attraverso il linguaggio diretto e disinibito dell'Arte Stitica. Non mira alla maestria accademica, ma all'espressione sincera e colorata di un sentimento popolare. L'opera è significativa in quanto: ​È un documento emotivo del lockdown, trasformando la reclusione da evento politico a immagine poetica e critica. Utilizza un linguaggio anti-elitario (l'Arte Stitica) per affrontare un tema universale. Bilancia la critica sociale (la "dittatura velata") con un forte messaggio di speranza e resilienza per il futuro. È un esempio di come l'arte figurativa e naïf, con la sua immediatezza, possa essere un potente strumento per metabolizzare la realtà e lasciare una traccia colorata della condizione umana.