OPERA N° 4

DISORDINE

IOPERA numero  4

SEDUTE numero 122



 Si dice che i più grandi geni fossero dei veri e propri monumenti al disordine . La scrivania di Einstein o di Mark Twain, tra i tanti, erano davvero dei nidi di ragno .Oggetti ovunque fogli piegati un bel mix di tutto .Almeno in questo mi identifico con loro . Shakespeare scriveva "l ordine è la virtù  dei mediocri" . Sono disordinato ma adoro vivere con gli ordinati che non perdono l occasione di farmi sentire disordinato  Il disordine può infatti essere interpretato in molti modi: alcuni vedono in esso una mancanza di organizzazione e controllo, mentre altri lo considerano un segno di creatività e intelligenza. In ogni caso, è interessante notare come il nostro ambiente di lavoro influenzi il nostro modo di pensare e creare. Sebbene ci siano persone che preferiscono lavorare in uno spazio ordinato e pulito, altre trovano ispirazione proprio nel caos e nella confusione. L'importante è trovare ciò che funziona meglio per noi stessi e la nostra produttività, senza giudicare troppo gli altri per le loro scelte. E se qualcuno ci accusa di essere troppo disordinati, possiamo sempre citare il grande Shakespeare! 

 Sebastiank

CRITICA d arte dell'Anonimo del Sublime

​Il disordine, nell'arte e nella vita, è spesso il punto di partenza per una nuova forma di ordine, o l'espressione di un ordine interiore che non si conforma alle regole esterne.​Il Disordine come Libertà: Se si osserva la composizione (presumibilmente caotica, con figure o colori che si mescolano), il "disordine" può essere interpretato come un rifiuto cosciente della pulizia e della compostezza imposte dalla società. È un'ode alla libertà espressiva che nasce quando l'artista abbandona le "regole" e i "divieti" . ​Riflesso del Caos Mentale: Il titolo può riflettere il caos interiore dell'artista, il "disordine" dei pensieri che si affollano durante l'atto creativo, o la frustrazione di fronte al disordine del mondo esterno (politico, sociale, etico). L'opera diventa un contenitore che accoglie e struttura questo caos. Lo stile Naïf o Outsider di Sebastiank è fondamentale per l'interpretazione del disordine. ​Caos Cromatico e Formale: L'utilizzo di colori vivaci e di una composizione volutamente "non finita" o "grezza" suggerisce energia e spontaneità. Il disordine visivo non è un errore, ma una scelta stilistica che contrasta con la rigorosa geometria dei quattro quadranti, creando una tensione dialettica tra la struttura (la piastrella) e il contenuto (il caos). ​Anti-Perfezionismo: L'artista rifiuta la perfezione tecnica. Il "disordine" pittorico diventa la sintesi della sua filosofia: un'arte accessibile, onesta e "non educata" che si ribella all'eccessivo formalismo dell'establishment.