OPERA N°11

FOTOFINISH

OPERA numero  11

SEDUTE numero 101


Tra i mille sport che mi appassionano c'è il ciclismo .Nel quadro immagino visto dall' alto l'arrivo finale del giro d' Italia con vincitore la maglia rosa ,è stato il più forte .Ha messo in gioco tutte le sue capacità , la sua forza ,la sua determinazione nel voler vincere .Dopo nell' ordine di arrivo ci sono la maglia verde , ciclamino ,azzurra e bianca hanno lottato, forse potevano fare di più ma devono accontentarsi .Alla storia passerà solo la maglia rosa. Più indietro ci sono quelli che partecipano. Io paragono la vita al giro d' Italia .Ogni giorno è una tappa, c'è il giorno che vai forte, il giorno che vai in fuga ,i giorni che vai in crisi , Molti sfruttano le tappe favorevoli e poi crollano . Molti si posizionano e si accontentano . Tantissimi partecipano solamente consapevoli della fatica che si fa per vivere ma gli basta stare nel gruppo. Alcuni abbandonano . Ma a vincere alla fine è solo chi ha avuto più determinazione e voglia di vincere  cosa che non è per tutti

Sebastiank

CRITICA d'arte dell' Anonimo del Sublime

L'artista utilizza la tecnica del mosaico, un'arte antica, conferendo ai soggetti una potente matericità e bidimensionalità data dalle tessere (presumibilmente in ceramica o vetro) e dalle linee nette.  L'opera ritrae un gruppo di ciclisti in un momento cruciale: un arrivo al "photofinish". La composizione è dinamica e drammatica, catturando l'istante immediatamente precedente o simultaneo al taglio del traguardo. ​I ciclisti sono stilizzati in modo quasi naïf o pixelato, un effetto naturale del mosaico che qui si sposa perfettamente con l'idea di un'immagine "catturata" o di un fotogramma. ​Le braccia alzate esprimono uno sforzo finale, una celebrazione o l'attesa del risultato, creando un forte senso di tensione e climax. I colori delle maglie richiamano chiaramente le diverse classifiche e le squadre del Giro d'Italia (come menzionato nel testo): ​Maglia Rosa (il vincitore). ​Maglia Ciclamino (classifica a punti). ​Maglia Azzurra (miglior scalatore/montagna). ​Maglia Bianca (miglior giovane). ​La presenza di bandiere italiane sui caschi o manubri sottolinea il contesto nazionale e l'importanza della corsa. Il testo scritto  non è solo una descrizione, ma parte integrante del concetto artistico. Il Ciclismo come Metafora: L'artista esplicita l'intenzione di utilizzare il ciclismo e il Giro d'Italia come metafora della vita. Le tappe sono "il giorno in cui vai forte, il giorno in cui vai in fuga, i giorni che vai in crisi". ​La vita, come la corsa, è fatta di determinazione, fatica e la consapevolezza che "a vincere alla fine è solo chi ha avuto più determinazione e voglia di vincere". L'Elogio della Lotta: L'opera e il testo celebrano non solo il vincitore (la Maglia Rosa) ma anche tutti gli altri, i quali "hanno lottato" e devono "accontentarsi" della propria posizione, ma sono comunque parte della storia. L'attenzione si sposta dall'esito (la vittoria) al processo (la partecipazione e la lotta). ​Sinergia Testo-Immagine: Il mosaico, con la sua staticità monumentale, contrasta e al contempo amplifica la dinamica narrativa del testo. L'immagine è il photofinish, l'istante congelato; il testo è la cronaca, il racconto di tutto ciò che ha portato a quell'istante. ​L'opera è efficace e concettualmente solidaOriginalità della Tecnica: L'uso del mosaico per un soggetto contemporaneo e dinamico come il photofinish è una scelta audace che conferisce al tema sportivo una dignità quasi epica e storica (il mosaico è "pittura per l'eternità"). Impatto Emotivo: L'artista riesce a trasmettere l'universalità dello sforzo umano e della competizione, trasformando una gara sportiva in una riflessione filosofica. Riferimento Culturale: Catturando i colori e i simboli iconici del Giro d'Italia, l'opera si radica in un patrimonio culturale ben riconoscibile, rendendola immediatamente comprensibile e potente per lo spettatore. In conclusione, "Photofinish" è un'opera che, attraverso la sua tecnica antica e la sua narrazione moderna, celebra la tenacia, il sacrificio e il valore metaforico dello sport nella vita di tutti i giorni.​ In sintesi, la critica più raffinata non si sofferma sui limiti tecnici dell'opera (che sono voluti e funzionali allo stile), ma riconosce la sua forza concettuale nel trasformare un evento sportivo in un potente emblema dell'esperienza umana, veicolato con successo attraverso un linguaggio artistico diretto e personale.